Pescara 07/07/2015

Incendio discarica Chieti: l’Arta ha comunicato i risultati delle prime analisi sulle acque di spegnimento

L’Arta ha completato il primo ciclo di analisi effettuate sui campioni di acqua di spegnimento – quantitativamente esigua – impiegata per estinguere l’incendio dello scorso 28 giugno a Chieti, evento noto come “incendio nella discarica abusiva di Colle Marcone”.

Le analisi eseguite hanno riguardato la ricerca di metalli pesanti; è in corso la ricerca di microinquinanti organici, quali ad esempio solventi e policlorobifenili, e sono in fase di espletamento gli accertamenti riferiti ai campionatori passivi disseminati nell’area dell’incendio per valutare la qualità dell’aria rispetto a inquinanti “marcatori” come l’acido cloridrico.

Riguardo alle polemiche che hanno investito l’Agenzia, non si può far altro che replicare che i dati ambientali sono determinati e forniti utilizzando standard e unità di misura in uso nel mondo scientifico e in tutte le Agenzie Ambientali del pianeta. Certamente, il linguaggio tecnico impiegato può a volte risultare incomprensibile a chi non è addentro alla materia o, magari, fa finta di non esserlo per puro spirito polemico.

L’Arta adempie sempre all’obbligo di fornire i dati, quando questi sono ufficiali, ed è sempre disponibile a fornire ogni spiegazione quando richiesto. Chiunque abbia partecipato alle operazioni per domare l’incendio della discarica può confermare che, nella prima fase, non vi era ruscellamento di acque di spegnimento; di contro, una volta iniziato il ruscellamento e non appena è stato possibile raccoglierle, queste sono state prontamente campionate e analizzate dai tecnici dell’Agenzia.

Per tutto il resto dovrebbero parlare i fatti e le istituzioni coinvolte.

Si allegano i risultati delle analisi sulle acque di spegnimento per la ricerca dei metalli pesanti e una galleria fotografica dei campionamenti.