Pescara 11/04/2024
Emergenza pollini in regione: sarà una stagione delle allergie
La stagione delle allergie, iniziata a gennaio a causa della progressiva tropicalizzazione del clima, in queste prime settimane di primavera entra nella fase più acuta a causa di concentrazioni polliniche in netto aumento su tutta la regione. A favorire la presenza degli allergeni nell’aria, per un periodo più prolungato rispetto al passato, sono le fioriture di piante quali il nocciolo, la betulla, l’olivo, le graminacee ed il cipresso, anticipate a causa dall’aumento delle temperature.
Dai bollettini diffusi da Arta Abruzzo emerge, in queste ultime settimane, un forte incremento dei pollini del nocciolo (Corilacee), a cui si aggiungono, in quantità elevate, quelli del cipresso (Cupressacee), del frassino (Oleacee) e, in concentrazioni minori ma in aumento, quelli del Carpino, sia bianco che nero (Corilacee), del pino (pinacee) e del pioppo (Salicacee). Estremamente elevati i valori dei pollini derivanti dagli aceri (Aceracee), con dei picchi registrati laddove c’è una maggiore densità di queste piante, ovvero nelle zone costiere della regione. Si rilevano concentrazioni relativamente basse anche di Urticaceae e Graminaceae che, però, potranno subire aumenti nei prossimi giorni. Pertanto, dato l'elevato potere allergenico, si raccomanda la massima attenzione ai soggetti sensibili. Da segnalare la presenza di Alternaria, una muffa molto diffusa, caratterizzata da spore aeree che si diffondono nell’aria, soprattutto nelle ore pomeridiane.
Ormai da diversi anni i cambiamenti climatici modificano i tempi delle fioriture e quindi la produzione di pollini che cominciano prima, durano più a lungo e spesso si sovrappongono, causando problemi a chi soffre di allergie. Diventa molto importante, dunque, sapere quale tipo di allergeni aumenta nell’aria in un determinato periodo dell’anno per poter adottare comportamenti preventivi. In Abruzzo la situazione pollinica è controllata, durante il corso dell’intero anno solare, dalle stazioni della rete regionale gestite da Arta Abruzzo, localizzate nelle province di L’Aquila e Pescara. L’identificazione e la quantificazione di pollini e spore viene eseguita dal Distretto dell’Aquila, centro di riferimento in Abruzzo per il monitoraggio aerobiologico.
Al fine di fornire indicazioni di maggior interesse per quanto concerne l’aspetto sanitario, Arta Abruzzo ha effettuato l’analisi delle concentrazioni giornaliere dei pollini aerodispersi di sette famiglie allergeniche: Betulaceae (Betulla e Ontano), Oleaceae (Olivo, Frassino e Ligustro), Cupressaceae/Taxaceae, Corylaceae (Nocciolo, Carpino bianco e nero), Compositae (Ambrosia, Artemisia e altri), Graminaceae e Urticaceae.
Dalla elaborazione dei dati raccolti, contenuti nel report 2023 appena pubblicato sul sito dell’Agenzia ambientale, è stato rilevato come, nel corso dello scorso anno, i pollini allergenici maggiormente rappresentati nella stazione dell’Aquila siano stati quelli delle specie appartenenti alla famiglia delle Corylaceae, tra cui il Carpino bianco e nero, delle Cupressaceae/Taxaceae tra cui il cipresso e il ginepro, e delle Graminacee; mentre quelli maggiormente rappresentati nella stazione di Pescara, oltre alle Cupressaceae/Taxacea, sono le Oleaceae come l’ulivo, le Urticaceae e le Graminaceae. Seguono, con concentrazioni leggermente più basse, le Asteraceae, tra cui margherite, gerbere, ma anche cicoria e carciofo, e le Betulaceae, tra cui, oltre alle betulle, figura anche l’ontano.
“Il monitoraggio di pollini e spore fungine effettuato dal distretto dell’Aquila – dichiara il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio – rappresenta uno strumento essenziale per impostare diagnosi accurate in relazione ai sintomi scatenati dalle allergie. Unendo i puntini tra i disagi presentati dai pazienti e il calendario di pollinazione specifico de una determinata zona - continua il direttore Arta - si possono delineare diagnosi accurate. Questo tipo di monitoraggi – conclude - costituisce un tesoro di informazioni per la prevenzione e per l’indicazione di eventuali terapie, permettendo ai medici di prescrivere farmaci e vaccini in modo tempestivo ed efficace”.