Pescara 23/07/2009
Incendio alla S.E.AB. di Chieti Scalo: proseguono accertamenti ARTA
PESCARA (23/07/2009) – L’ARTA Abruzzo, Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, non è al momento in possesso di dati che giustifichino l’allarmismo diffusosi in merito all’incendio divampato nella notte tra sabato e domenica scorsi all’interno della ditta S.E.AB. di Chieti Scalo.
I tecnici del Dipartimento provinciale di Chieti hanno effettuato a partire dalla notte stessa del rogo uno screening analitico ad ampio raggio sulle acque di spegnimento, sui fumi derivati dalla combustione e sul materiale bruciato nello stabilimento di via Penne, per poi procedere in modo mirato alla ricerca degli inquinanti nelle falde acquifere, nei terreni circostanti e negli alimenti di origine vegetale presenti nei campi intorno alla fabbrica.
Tutte le informazioni tecniche acquisite sono state trasmesse all’università di L’Aquila che, come già per altri eventi di questo tipo, sta eseguendo per conto dell’ARTA uno studio sulla ricaduta dei fumi da combustione sulla base del quale si potrà circoscrivere l’area interessata dal fenomeno.
In attesa degli esiti dello studio, basandosi sul solo riscontro visivo riferito alla notte dell’incendio e alle prime ore del mattino successivo, l’Agenzia ha inviato una lettera ai sindaci dei Comuni potenzialmente interessati dalla ricaduta degli inquinanti (Chieti, San Giovanni teatino, Francavilla al mare, Torrevecchia teatina e Ripa teatina), per segnalare l’opportunità, in via precauzionale, di vietare l’utilizzo delle acque sotterranee e la raccolta di prodotti ortofrutticoli, in quanto non è ancora disponibile, appunto, una mappa precisa della zona contaminata. Alle amministrazioni comunali e alla Asl di Chieti l’ARTA ha anche immediatamente trasmesso l’elenco degli inquinanti sprigionati dall’incendio.
Per acquisire altri dati utili, ieri i tecnici del Dipartimento provinciale di Chieti hanno anche campionato le acque sotterranee di alcuni pozzi già monitorati presenti nelle vicinanze della ditta incendiata: dalle analisi di laboratorio si saprà a breve se sono stati contaminati.
Dopo aver effettuato altri accertamenti su acque e suolo in base allo studio commissionato all’ateneo aquilano, l’ARTA invierà i risultati di tutti i rilievi compiuti alla Asl, all’Arssa e alle altre autorità competenti per consentire l’adozione di eventuali provvedimenti.