Pescara 20/03/2015
Dragaggio del porto di Ortona: l’Arta adotta il terzo test ecotossicologico per la caratterizzazione dei sedimenti
La Sezione di Biologia e Tossicologia Ambientale del Distretto Arta di Pescara applicherà un nuovo test ecotossicologico per le indagini di caratterizzazione dei sedimenti del porto di Ortona ad integrazione dei test già utilizzati.
Il grado di tossicità eventualmente associabile ai campioni di sedimento marino sarà individuato tramite il batterio marino Vibrio fischeri applicato al sedimento (matrice solida), l’alga marina della specie Pheodactylum tricornutum applicata all’elutriato (estratto acquoso) e, in aggiunta e sempre applicato all’elutriato, il rotifero della specie Brachionus plicatilis.
L’applicazione del test di tossicità alla matrice solida (Solid Phase Test) è importante in quanto permette di associare l’eventuale tossicità alla parte fine del sedimento, la frazione pelitica, che offre una maggiore superficie di adesione o adsorbimento dei contaminanti. L’applicazione di due saggi ad una matrice acquosa quale l’elutriato risulta invece preziosa perché la porzione solubile estratta dal sedimento rappresenta la simulazione più vicina alle movimentazioni dei fondali e ai dragaggi.
In relazione agli organismi impiegati e alle matrici analizzate si elaborerà una scala di tossicità che associata agli esiti delle analisi chimico-fisiche effettuate dal Laboratorio di Chimica Ambientale del Distretto permetterà una classificazione dei sedimenti portuali secondo il “Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini” realizzato nel 2007 dagli allora ICRAM e APAT (oggi ISPRA).