Pescara 07/05/2015
Migliora la qualità dell’aria a Pescara: l’Arta pubblica il rapporto 2014 con l’analisi dell’ultimo quinquennio.
L’Arta ha pubblicato l’edizione 2014 del Rapporto sulla qualità dell’aria della città di Pescara, redatto dalla Sezione “Emissioni in atmosfera e Qualità dell’aria” e basato sui dati registrati presso le stazioni fisse di monitoraggio (anche dette “centraline”) installate sul territorio comunale, di proprietà del Comune e gestite dall’Arta. Elemento di novità particolarmente significativo del rapporto 2014 è una comparazione dei dati dell’ultimo quinquennio.
Rimandando al documento per i contenuti di dettaglio, si può anticipare sinteticamente qualche conclusione sulla qualità dell’aria registrata a Pescara nel 2014. Particolare significato ha la media annuale di polveri sottili che nel 2014 non ha raggiunto in alcuna stazione di monitoraggio il valore limite di 40 µg/m3; peraltro, l’andamento del PM10 negli ultimi cinque anni mostra una tendenza alla diminuzione di questo inquinante.
Il particolato finissimo, PM2.5, misurato nelle stazioni di via Firenze, Teatro D’Annunzio e Piazza Grue presenta per il 2014 lo stesso andamento del PM10, con massimi di concentrazione registrati nei primi e negli ultimi mesi dell’anno. Il valor medio si è attestato su livelli simili nelle tre stazioni, livelli sensibilmente inferiori al valore obiettivo di 25 µg/m3 come media annuale.
Il Benzene, legato principalmente alle emissioni da traffico veicolare, non ha mai raggiunto il valore limite di 5 µg/m3; nei mesi più freddi infatti si è registrata la massima esposizione della popolazione, a concentrazioni di circa 2 µg/m3, tale esposizione risulta notevolmente più bassa in primavera ed estate. In aggiunta, il confronto delle medie annuali degli ultimi 5 anni indica che mentre nelle stazioni rappresentative dell’inquinamento da traffico il valore del Benzene tra il 2010 e il 2014 si è ridotto, l’esposizione media della popolazione non è mutata.
Il biossido di azoto, NO2, che nel 2014 non ha mai superato il valore limite orario di 200 µg/m3 in nessuna centralina, ha fatto invece registrare il raggiungimento del valore medio di 40 µg/m3 nell’anno civile nella stazione di Corso Vittorio e il superamento, seppure di pochissimo, di tale soglia in quella di Via Firenze.
Va infine evidenziato che anche le concentrazioni di ozono sono state sempre inferiori a quella fissata come “soglia di informazione”, 180 µg/m3, e tanto più a quella definita come “soglia di allarme”, di 240 µg/m3. I valori massimi orari rilevati lo scorso anno, entrambi nel mese di giugno, sono stati di 158 µg/m3 nella centralina di Teatro D’Annunzio e di 164 µg/m3 in via Sacco.