Pescara 19/01/2016

Campagna di monitoraggio della qualità dell’aria a Carsoli, on line la relazione con i risultati.

L’Arta, su richiesta del comune di Carsoli di concerto con le autorità competenti per la salute pubblica, ha svolto una campagna di monitoraggio nella zona industriale di Carsoli-Oricola, in un contesto nel quale erano stati ripetutamente lamentati episodi di molestie olfattive, riscontrati anche da ripetuti interventi da parte del personale di vigilanza dell’Arta. La campagna di monitoraggio, svolta dal 4 al 29 ottobre 2015, ha consentito di monitorare un’area limitrofa alla SS 5 quater, arteria che corre parallela all’Autostrada dei Parchi e collega i comuni del nord-est laziale verso il Torano attraversando i comuni di Carsoli e Oricola. Il laboratorio mobile del Distretto Arta di Chieti è stato posizionato in un’area concessa dalla Polizia di Stato e che è stata ritenuta rappresentativa proprio dell’area oggetto delle segnalazioni di residenti e operatori delle varie attività.

Gli inquinanti monitorati sono stati monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NO, NO2, NOx), ozono (O3), PM10, benzene, toluene, m-p-xilene, idrocarburi policiclici aromatici (IPA); sono state inoltre effettuate alcune analisi di benzo(a)pirene e metalli sulla frazione delle polveri PM10 e sono stati rilevati velocità e direzione del vento, temperatura e pressione atmosferica.

Nella relazione sulla campagna di monitoraggio sono riportati i dati, i grafici e le considerazioni tecniche. Si possono però anticipare alcune conclusioni, ovviamente rinviando alla lettura del documento per tutti i dettagli.

Sul piano complessivo è emerso che le concentrazioni rilevate per gli inquinanti sono quasi del tutto attribuibili alle attività svolte nella zona e al traffico della SS 5 quater, come peraltro è testimoniato dagli andamenti giornalieri degli inquinanti, che presentano innalzamenti e abbassamenti sincroni con l’inizio e il termine delle attività. Dall’esame dei valori mediati di concentrazione di NOx, CO, benzene, O3 e PM10, tutti inferiori ai limiti e ai valori obiettivo fissati nelle norme, si evidenzia un sostanziale rispetto degli standard di qualità dell’aria per tutto il periodo di rilevamento.

Discorso a parte va fatto invece per toluene e IPA totali: per questi non c’è un limite di riferimento legislativo ma i valori medi orari registrati a Carsoli sono da giudicare inequivocabilmente alti, specie se si confrontano con quelli rilevati in altre aree investigate dall’Arta. Proprio a causa dei picchi di concentrazione toccati nel corso della giornata, la presenza di queste sostanze altera sensibilmente la normale qualità dell’aria. Inoltre, come spiegato anche attraverso grafici, si nota che gli innalzamenti di concentrazione di toluene e IPA non sono contemporanei, a riprova del fatto che la loro origine non è la stessa. Infine, l’innalzamento del toluene non è nemmeno sincrono con composti della stessa famiglia (benzene e m-p-xilene), per cui l’origine dei picchi di concentrazione non è ascrivibile ai motori a combustione interna delle automobili ma ad attività industriali presenti in zona.