Pescara 04/12/2018
Ecotossicologia, i contributi di Arta Abruzzo all'ottava edizione delle Giornate di Studio di Livorno
Arta Abruzzo ha partecipato all'ottava edizione delle Giornate di Studio "L'ecotossicologia come strumento di gestione degli ambienti acquatici e terrestri", che si è svolta a Livorno dal 26 al 28 novembre 2018.
Il convegno, promosso da Ispra con la collaborazione e il supporto di altre istituzioni pubbliche e private, si tiene dal 2006 con cadenza biennale e costituisce un momento di incontro della comunità scientifica italiana con gli enti di controllo e i privati interessati alle tematiche ecotossicologiche e alle loro applicazioni.
Per il Distretto provinciale di Pescara, Alessandra Arizzi Novelli ha partecipato come componente del comitato scientifico e moderatore nella sessione “Criticità e sviluppi applicativi dell’ecotossicologia rispetto alla normativa vigente”, mentre Giulio Surricchio ha presentato un lavoro scientifico per la determinazione dei valori di fondo naturale dei sedimenti marini abruzzesi, svolto in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell'Università degli Studi "Gabriele D’Annunzio" di Chieti e Pescara, illustrando un poster nella sessione “L’ecotossicologia nella gestione ambientale e nell’analisi del rischio ecologico”, cui seguirà la pubblicazione tra gli atti del convegno.
A conclusione delle giornate di studio si è svolto il seminario “Il monitoraggio per la valutazione dei potenziali effetti dei dragaggi sull’ecosistema marino costiero. Criteri, strumenti e tecnologie a supporto”, organizzato da Ispra nell'ambito delle attività del progetto SEDRIPORT, finanziato dal programma INTERREG Italia-Francia Marittimo 2014-2020. All'incontro sono intervenute le Autorità di Sistema Portuale, che sempre più manifestano l'esigenza di una corretta pianificazione delle operazioni di dragaggio, nonché gli enti di controllo e la comunità scientifica: il confronto si è incentrato sull'analisi di casi studio relativi al ruolo dell’ecotossicologia nel monitoraggio degli effetti sugli ambienti marini e la presentazione delle criticità emerse nella gestione integrata dei sedimenti, a due anni dall’uscita del DM 173/2016.