Pescara 16/04/2019
Acquacoltura, accordo tra Arta Abruzzo e Regione per lo sviluppo sostenibile
Arta Abruzzo ha stipulato una convenzione con il Dipartimento Politiche dello Sviluppo rurale e della Pesca della Regione Abruzzo con l’obiettivo di identificare e mappare le zone marine in cui dovrebbero essere vietate attività di acquacoltura (mappa dei vincoli) e quelle invece più idonee (AZA – Adeguate Zone to Acquaculture) per lo sviluppo di questa attività.
Il progetto prevede anche la collaborazione dell’Istituito Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” e del Gruppo Tecnico di Lavoro (GdL) Interdipartimentale istituito nel 2017 dalla Regione.
A causa del progressivo incremento di richieste d’uso di spazio marittimo per scopi diversi, tra cui produzione di energia da fonti rinnovabili, sfruttamento di giacimenti di petrolio e gas naturale, estrazione e smaltimento di sedimenti, pesca e acquacoltura, protezione ambientale e turismo, nuovi porti e rotte di navigazione, è quanto mai necessario attivare una gestione integrata ed una pianificazione dello spazio marittimo, come previsto dalla Direttiva 2014/89/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014, che individuino anche le aree idonee all’acquacoltura.
Per perseguire lo sviluppo sostenibile dell’allevamento di pesci, crostacei e molluschi in zone marine confinate e controllate dall’uomo è fondamentale riuscire ad individuare le aree maggiormente vocate all’insediamento di nuovi impianti, considerando sia il potenziale produttivo dell’ecosistema marino che il buono stato ambientale e le possibili interazioni con altre attività marittime.
Per Arta la convenzione prevede la partecipazione ai tavoli di consultazione e agli incontri tecnici organizzati per la pianificazione della molluschicoltura, fornendo supporto tecnico alla Regione Abruzzo; la definizione dei parametri spaziali da prendere in considerazione per l’individuazione delle AZA con relative zone di salvaguardia (buffer zones); la definizione dei parametri ambientali e microbiologici da prendere in considerazione per la definizione delle AZA; la definizione dei parametri ambientali per la valutazione della capacità portante (carrying capacity) di un impianto per l’allevamento di mitili; il monitoraggio per la valutazione dell’impatto sul fondale marino di un impianto di molluschicoltura utilizzando la motonave Ermione.
Il progetto prevede anche la calibrazione tra i dati ambientali marini rilevati da sistemi satellitari, come clorofilla, temperatura e torbidità, e i dati afferenti agli stessi parametri rilevati in loco con sonde multiparametriche. Ciò permetterà di snellire le attività di monitoraggio in campo utilizzando esclusivamente le informazioni satellitari, una volta validate, anche a vantaggio degli stessi acquacoltori non dotati, in genere, di strumenti di rilevazione per la gestione dei dati ambientali.