Pescara 05/01/2022
Balneazione, il mare abruzzese è in salute
Quasi il 100% delle acque abruzzesi è balneabile. È quanto emerge dalla relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione pubblicata sul sito dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente. Un documento che evidenzia come la qualità del mare, nei tratti monitorati durante il 2021, si sia mantenuta ad un livello “eccellente” per il 73% delle aree in analisi e “buono” per il 14%.
Complessivamente, i controlli svolti da ARTA nel 2021, da maggio a settembre, per determinare l’idoneità alla balneazione, hanno evidenziato un generale miglioramento della qualità delle acque rispetto ai risultati ottenuti nell’anno precedente. Da rilevare, la percentuale degli esiti di non conformità che si è ridotta lungo tutta la costa della regione.
“La relazione appena pubblicata – ha commentato il direttore generale Arta, Maurizio Dionisio – promuove a pieni voti il mare abruzzese evidenziando un ulteriore miglioramento dei valori rispetto all’anno precedente. A tal proposito – ha proseguito Dionisio – vorrei ringraziare i tecnici Arta per il prezioso lavoro svolto durante i mesi estivi e per le attività di controllo del territorio che continuano a svolgere tutti i giorni nonostante l’emergenza pandemica. Conoscere lo stato di qualità delle acque di balneazione – ha concluso il Direttore Arta - rappresenta il presupposto indispensabile per la gestione sostenibile della fascia costiera e dei laghi, e l’approccio migliore per avviare le dovute misure di risanamento a protezione del patrimonio marittimo e lacustre”.
Altro dato positivo emerge dalla sorveglianza delle microalghe che non ha rilevato fioriture di Ostreoptis Ovata, organismo bentonico che attraverso la produzione di tossine può arrecare danno alla salute.
“Le analisi effettuate sui campioni prelevati da giugno ad agosto – ha spiegato la dott.ssa Maria Capista, responsabile della sezione biologia e tossicologia ambientale di Arta – hanno evidenziato una carica di Ostreoptis Ovata pari a zero cellule per litro. In alcuni campioni prelevati a settembre – ha concluso Capista – la ricerca della microalga ha dato esito positivo con cariche però poco significative, ossia di molto inferiori ai valori di legge”.