Notizie Arta

Pescara 10/09/2025

Arta Abruzzo cambia nome e diventa Arpa Abruzzo
nuovo logo Arpa Abruzzo

Arta Abruzzo, l’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente, cambia nome e diventa Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.

È quanto stabilito dalla Legge regionale del 6 febbraio 2025 n. 1, che all’articolo 26 modifica la legge regionale 29 luglio 1998, n. 64, istitutiva dell’Agenzia ambientale, disponendo quanto segue: “Le parole "Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente", ovunque ricorrano nel testo di legge, sono sostituite dalle seguenti: "Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. Ogni richiamo alla denominazione "Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente" e all'acronimo "A.R.T.A." contenuto nelle leggi regionali – dispone il Testo legislativo - si intende riferito alla denominazione: "Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale" e all'acronimo "ARPA".

Pescara 26/11/2025

Antibiotico-resistenza, un approccio integrato per contrastare i batteri “insensibili” ai farmaci: il convegno di Arpa Abruzzo
foto dell'evento

La resistenza agli antibiotici, il fenomeno per cui i batteri mutano e diventano insensibili ai farmaci che vengono assunti per eliminarli, sta diventando uno dei fronti più delicati per la sanità pubblica, con ricadute dirette sulla qualità delle cure e sulla tenuta del sistema. Una criticità che impone risposte coordinate e un approccio capace di superare i confini delle singole discipline.

A questo tema è stato dedicato il corso di aggiornamento professionale articolato in due giornate, la prima a Pescara e la seconda, con identico impianto formativo, a Teramo, organizzato da Arpa Abruzzo nell’ambito della Settimana mondiale per la consapevolezza sull’antimicrobico-resistenza e della Giornata Europea degli Antibiotici. Il percorso rientra nelle azioni del Piano della Prevenzione 2021-2026 e ha coinvolto operatori sanitari e tecnici ambientali.

«L’Agenzia per la protezione ambientale e l’Istituto Zooprofilattico Abruzzo e Molise – dichiara il direttore generale di Arpa Abruzzo Maurizio Dionisio nel suo indirizzo di saluto – hanno lavorato insieme, con il coinvolgimento delle Asl, per affrontare la resistenza agli antibiotici in una prospettiva realmente integrata. Mettere in relazione salute umana, salute animale e ambiente consente di leggere il fenomeno nella sua complessità e di rafforzare gli strumenti di prevenzione. Questo corso nasce proprio con questo obiettivo: unire competenze diverse, valorizzare il contributo scientifico delle nostre strutture e offrire un percorso formativo di alto profilo tecnico».

La sessione di lavori mattutina è stata aperta da Paolo Fazii, Direttore della UOC di Microbiologia e Virologia Clinica della Asl di Pescara: «L’antimicrobico-resistenza è una problematica che oggi può essere affrontata soltanto in un’ottica One Health – ha affermato – perché richiede il contributo congiunto di medicina umana, veterinaria e ambiente. È essenziale comprendere a fondo la genesi delle resistenze per poterle contrastare in modo efficace, limitando l’impiego delle molecole più delicate ai contesti clinici che realmente lo richiedono ed evitando trattamenti antibiotici non necessari, come nelle forme lievi, ad esempio una faringite acuta. Allo stesso tempo, l’antibiogramma deve essere interpretato correttamente: non è un dato banale, e seguire criteri scientifici consente di individuare la terapia migliore per ogni situazione clinica».

È intervenuto poi il Prof. Tommaso Staniscia, ordinario di Igiene dell’Università “G. d’Annunzio”, che ha richiamato il ruolo strategico della prevenzione vaccinale: «Le vaccinazioni rappresentano uno degli strumenti più efficaci per contenere l’antimicrobico-resistenza, perché riducono l’uso inappropriato degli antibiotici e la circolazione dei microrganismi resistenti. Per questo è fondamentale aumentare le coperture vaccinali, soprattutto nelle categorie più esposte, così da prevenire le infezioni e limitare le prescrizioni non necessarie».

Nel complesso degli interventi è emersa l’esigenza di intensificare il coordinamento tra ambito clinico, veterinario e ambientale, migliorando strumenti diagnostici, appropriatezza terapeutica e sistemi di sorveglianza. Centrale, in questo quadro, la capacità di seguire le dinamiche di trasmissione nei diversi comparti, così da prevenire la diffusione dei microrganismi resistenti e intervenire in modo tempestivo.

Particolare attenzione è stata dedicata anche alle matrici ambientali, in particolare al comparto idrico. Pierpaolo Piccone, dirigente biologo di Arpa Abruzzo, ha sottolineato: «Le acque reflue rappresentano uno dei veicoli più rilevanti per la diffusione dei batteri resistenti, perché dopo la depurazione finiscono quasi sempre nei corsi d’acqua superficiali. Sappiamo da numerosi studi che, proprio in questi ambienti, i microrganismi possono scambiarsi geni di resistenza. Le analisi che abbiamo condotto sulle acque superficiali, confrontate con i dati provenienti dagli ospedali e dagli allevamenti zootecnici, hanno mostrato la presenza di batteri resistenti agli antibiotici in una percentuale inferiore al 10%, un dato che conferma la capacità dei batteri di scambiarsi geni di resistenza».

La sessione pomeridiana ha offerto un quadro più dettagliato dei legami tra antimicrobico-resistenza, produzioni alimentari e comparti ambientali. I relatori del Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Teramo hanno illustrato come gli allevamenti, la fauna selvatica e gli ecosistemi marini possano contribuire alla diffusione delle resistenze e, allo stesso tempo, rappresentare strumenti di sorveglianza fondamentali.

La Prof.ssa Cristina Esmeralda Di Francesco ha evidenziato il ruolo dei diversi comparti zootecnici e della fauna selvatica nella circolazione dei batteri resistenti: «La medicina veterinaria – ha affermato nel corso del suo intervento – ha un ruolo centrale non solo nelle strategie di riduzione dell’uso degli antibiotici negli allevamenti, ma anche nel contenimento della contaminazione ambientale da batteri antibiotico-resistenti e geni di resistenza selezionati nel comparto animale. In questo quadro, la fauna selvatica rappresenta un prezioso indicatore, perché permette di studiare in modo efficace la presenza e la diffusione delle contaminazioni ambientali».

A chiudere la giornata, il Dott. Gianluigi Ferri, assegnista di ricerca in ispezione degli alimenti di origine animale dello stesso Dipartimento, che ha presentato i risultati delle attività condotte su produzioni animali, ambiente marino e industrie alimentari, con particolare riferimento alle dinamiche genomiche delle resistenze: «Le nostre attività di ricerca hanno evidenziato questo legame in diversi contesti: dagli allevamenti all’ambiente marino, fino alle industrie alimentari, dove esiste un vero e proprio ‘mondo sommerso’ genomico di resistenze. In uno studio condotto sulle acque reflue di uno stabilimento di macellazione, il primo in Italia, abbiamo rilevato forme di resistenza genetiche e fenotipiche sia in batteri commensali che patogeni, confermando quanto la componente ambientale sia decisiva ma troppo a lungo sottovalutata».

Pescara 12/11/2025

Arpa Abruzzo presenta a Ecomondo le nuove metodologie sperimentali per le analisi dei sedimenti portuali
Un momento dell'evento

Le nuove metodiche adottate da Arpa Abruzzo per la caratterizzazione dei sedimenti portuali sono state protagoniste a Ecomondo. Nel corso dell’evento fieristico di Rimini, da poco concluso, è stata presentata una metodologia sperimentale sviluppata in Abruzzo e applicata per la prima volta al porto di Pescara, pensata per accelerare le analisi e migliorare la gestione delle operazioni in banchina. L’iniziativa, illustrata dai tecnici dell'Agenzia nel corso del convegno “Porto di Pescara: Una ricchezza per l’Adriatico”, rappresenta un’esperienza unica nel panorama nazionale, perché introduce modalità operative che consentono di snellire la fase di caratterizzazione dei sedimenti e, di conseguenza, di procedere più rapidamente alle attività di dragaggio in condizioni di sicurezza ambientale.

La sperimentazione nasce dall’esigenza di garantire la navigabilità del porto canale, ostacolata dalla particolare conformazione della diga foranea che, inclinata rispetto alla foce, impedisce il naturale deflusso dei sedimenti verso il largo e determina un accumulo costante di materiali. Per affrontare questa criticità, è stata adottata una soluzione innovativa: l’allestimento di una vasca temporanea in banchina, dove il materiale dragato viene depositato e successivamente campionato e caratterizzato a terra secondo le procedure previste dal decreto ministeriale 173 del 2016 e dalle linee guida ISPRA-SNPA. Questa modalità consente di effettuare le operazioni di dragaggio e le verifiche ambientali in parallelo, garantendo continuità alle attività portuali in condizioni di sicurezza controllata.

Grazie a questa metodologia sperimentale, che evita i carotaggi in mare e consente un campionamento diretto a terra, i costi di smaltimento dei sedimenti sono stati ridotti da 300 a 50 euro a tonnellata, con un risparmio significativo per l’amministrazione. È stato inoltre illustrato, nel corso del convegno, come la composizione granulometrica dei sedimenti del porto di Pescara sia costituita per circa il 70% da argilla e pelite e per il restante 30% da sabbia, una caratteristica che ne influenza il comportamento idrodinamico e la frequenza dei dragaggi.

All’incontro, che si è svolto nel padiglione “C6” di Ecomondo, erano presenti Luca Proietti, Direttore generale della Direzione Generale Economia Circolare e Bonifiche (ECB) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Salvatore Minervino, segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale; Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo; e Maurizio Dionisio, direttore generale di Arpa Abruzzo. Gli interventi hanno sottolineato il valore strategico del porto di Pescara come banco di prova per nuove pratiche di gestione dei sedimenti, capaci di coniugare esigenze ambientali e operatività portuale.

“Il porto di Pescara – ha dichiarato il direttore generale di Arpa Abruzzo, Maurizio Dionisio - dimostra che innovare è possibile anche partendo da condizioni complesse. Ed è proprio da qui – ha aggiunto - che può nascere un metodo di riferimento per rendere più efficienti e sostenibili le attività di dragaggio”.

L’incontro si è concluso con l’impegno a proseguire la sperimentazione, valutando la possibilità di estendere il modello ad altri porti dell’Adriatico con caratteristiche morfologiche analoghe.

Un momento dell'evento

Pescara 28/10/2025

Avviso di mobilità volontaria i sensi dell’art. 30, comma 1, del D. Lgs. n. 165/2001 per n. 1 (uno) Dirigente Amministrativo.

È stata disposta la riapertura dei termini dell’Avviso pubblico di mobilità volontaria ai sensi dell’art. 30, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001 per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato mediante passaggio diretto tra Amministrazioni Pubbliche di n. 1 (uno) Dirigente Amministrativo, CCNL Area delle Funzioni Locali da assegnare alla Direzione della Sezione “Attività economiche-finanziarie e Risorse Umane” dell’Area Amministrativa della Direzione Centrale di ARPA Abruzzo, approvato con deliberazione del Direttore Generale n. 74 del 28/08/2025.

Maggiori informazioni nella pagina del concorso.

Pescara 22/10/2025

Resistenza agli antibiotici, corso di Arpa Abruzzo a Pescara e Teramo per operatori sanitari e ambientali
logo dell'evento

Nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto da questa Agenzia e la Regione Abruzzo per l’attuazione delle azioni e degli interventi previsti nel Piano della Prevenzione 2021 – 2026, Arpa ha organizzato l’evento formativo dal titolo “Un’emergenza sanitaria globale. Lotta all’antibiotico resistenza nell’uomo e negli animali da produzione alimentare. Sinergia di azioni tra salute, ambiente, area medica e veterinaria”, accreditato ECM e riservato ad operatori sanitari e ambientali.

Iscrizioni aperte fino al 13 novembre.

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

Pescara 02/10/2025

Comunicazione sciopero del 3/10/2025

Si comunica che per l'intera giornata del 03 ottobre 2025, è previsto uno sciopero generale di tutto il personale delle categorie pubbliche e private, proclamato da COBAS, CGIL, SGB, CUB, SI COBAS, USB, per i comparti REGIONI A STATUTO SPECIALE, FUNZIONI LOCALI, SANITA', AUTORITÀ INDIPENDENTI, PROVINCE AUTONOME, FUNZIONI CENTRALI, ISTRUZIONE RICERCA, CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO.

Saranno garantiti i servizi pubblici essenziali. Ci si scusa per eventuali ed imprevedibili disagi che potranno derivarne.