La prossima stagione balneare comincerà con soli quattro divieti di balneazione e un’altissima percentuale di acque eccellenti. È quanto emerge dalla delibera della Giunta regionale, un documento di 17 pagine con ben 8 allegati, che definisce ufficialmente la qualità del mare abruzzese sulla scorta della relazione annuale redatta dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa).
I dati contenuti nel documento dell’Agenzia evidenziano un miglioramento dello stato di salute generale del mare abruzzese rispetto allo scorso anno: restano pressoché invariate le acque classificate come “eccellenti”, diminuiscono le acque “scarse” e quasi il 100% dei tratti monitorati risulta balneabile. Un quadro estremamente confortante in vista della prossima stagione estiva che conferma il trend positivo, graduale e costante nel tempo, fatto registrare negli ultimi 5 anni.
La classificazione
Il rapporto Arpa ha evidenziato una qualità del mare nei tratti analizzati nel 2024 leggermente superiore rispetto al 2023. La percentuale di acque classificate come "buone" scende al 4%, mentre resta pressoché invariato il numero dei punti valutati in classe "eccellente", che si attestano all'89%. Si assottiglia al 2%, infine, la percentuale delle acque “scarse”, ma solo in prossimità delle foci di alcuni fiumi e torrenti, che continueranno a essere monitorati con particolare attenzione anche nel 2025.
Le zone rosse
Quasi dimezzato, rispetto allo scorso anno, l’elenco delle acque di balneazione classificate di qualità “scarsa” per cinque anni consecutivi, per le quali è disposto un divieto permanente di balneazione, quindi per tutta la durata della stagione. Si tratta di due tratti del litorale ortonese, a 350 m Sud dalla foce del fiume Foro e a 200 metri in direzione Sud dalla foce del fiume Arielli; di una piccola parre del litorale di San Vito Chietino, individuato a100 metri in direzione Nord rispetto alla foce del fiume Feltrino e di un tratto di mare nel comune di Rocca San Giovanni, esattamente nella Zona antistante il chilometro 484 della Strada statale 16. In queste 4 porzioni di mare sarà vietato fare il bagno, dopo che i sindaci dei Comuni interessati avranno firmato le ordinanze di divieto. Si tratta di soli quattro punti della costa bocciati, su un totale di 113 monitorati per tutta la stagione scorsa dai tecnici di Arpa: una percentuale esigua, soprattutto se si considera che le province di Pescara e Teramo, sono state promosse a pieni voti e potranno vantare tutti i tratti di mare balneabili.
Riaperti alla balneazione
Per la prima volta dopo dieci anni non si registrano, inoltre, punti temporaneamente inibiti alla balneazione: due terzi delle aree precedentemente soggette a divieti temporanei sono state riaperte grazie alle opere di efficientamento degli impianti di depurazione. In particolare, per la zona antistante via Leopardi a Pescara e per l’area del lungomare Cordella a Vasto, in prossimità del monumento alla Bagnante, verrà meno il divieto balneazione. Gli enti gestori di entrambi i Comuni hanno, infatti, adottato misure correttive per migliorare la qualità delle acque, garantendo una funzionalità ottimale degli impianti e monitorando la possibile immissione di acque contaminate in mare, ripristinando così le condizioni di balneabilità.
La normativa sulle acque “scarse”
In caso di acque classificate come “scarse”, la delibera di Giunta regionale prevede un monitoraggio intensivo delle acque, con frequenza quindicinale, e l’individuazione delle cause di inquinamento, affidando ai Comuni competenti il compito di adottare provvedimenti per eliminare o ridurre tali cause. I Comuni sono inoltre tenuti a indicare i provvedimenti adottati nel profilo delle acque di balneazione e a installare apposita cartellonistica per informare i bagnanti del divieto di balneazione, al fine di evitare l’esposizione all’inquinamento.
Le acque di qualità “scarsa” potranno essere riaperte alla balneazione solo dopo che il Comune interessato, una volta attuate le misure di risanamento, richieda il nulla osta al Servizio Opere marittime e acque marine della Regione, con la comunicazione delle misure di risanamento messe in atto e dell’esito favorevole di due campionamenti routinari consecutivi per i parametri batterici.
Gli inquinanti monitorati
Il programma di monitoraggio per rilevare la quantità nelle acque marine di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, i due parametri “sentinelle”, viene svolto secondo un calendario dei prelievi a livello regionale, d’intesa tra Regione Abruzzo e Arpa. E consta di un campionamento, da svolgersi mensilmente, di norma per il periodo aprile-settembre di ogni anno. Il periodo che intercorre tra un campionamento routinario e il successivo, peraltro, non può superare i trenta giorni.
Relazione annuale qualità acque di balneazione