Notizie Arta

Pescara 04/02/2025

Concentrazione di ozono in Abruzzo: inquinamento in graduale crescita minaccia la vegetazione e rischia di compromettere la produzione agricola
Cartina progetto

L’ozono in Abruzzo non rappresenta un’emergenza immediata, ma i suoi effetti sono visibili e diffusi su tutto il territorio regionale. È quanto emerge dal monitoraggio condotto nel 2024 dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa. Lo studio ha utilizzato i germinelli di tabacco come “bioindicatori” per stimare la concentrazione di ozono nell’atmosfera. Queste giovani piantine, particolarmente vulnerabili all’azione ossidante dell’ozono, hanno rivelato dati significativi sulla qualità dell’aria.

Durante il periodo di monitoraggio, è stato registrato il superamento della soglia di 60 parti per miliardo (ppb) per sei giorni a Cepagatti e Pescara, per otto giorni a Francavilla al Mare e per dieci giorni a Sant’Eufemia a Maiella. Tuttavia, la concentrazione non ha mai raggiunto il livello di 180 µg/m³ (90 ppb), soglia che attiverebbe l’obbligo di informazione alla popolazione, né la soglia di allarme di 240 µg/m³ (120 ppb).

I risultati indicano una progressiva incidenza dei danni, con livelli più elevati nelle aree di Cepagatti, Pescara e Francavilla al Mare, rispetto a Sant’Eufemia a Maiella, dove l’inquinamento da ozono è risultato meno significativo. Le lesioni osservate sulle foglie delle piante bioindicatrici, che vanno dalla clorosi alla necrosi, confermano un’esposizione costante all’ozono. Questi danni comprommettono la salute della vegetazione e, a lungo termine, potrebbero ridurre la produttività agricola.

Lo studio conferma come il biomonitoraggio sia un mezzo fondamentale per comprendere gli effetti reali dell’inquinamento atmosferico, andando oltre la semplice rilevazione numerica dei dati. Mentre le centraline forniscono informazioni precise sulle concentrazioni di ozono, le piante bioindicatrici permettono di visualizzare concretamente l’impatto dell’inquinante sugli ecosistemi.

Questi risultati mettono in evidenza la necessità urgente di politiche mirate alla riduzione delle emissioni di ossidi di azoto (NOₓ) e composti organici volatili (COV), principali precursori dell’ozono, prodotti soprattutto dal traffico veicolare e dalle attività industriali. Sebbene la qualità dell’aria in Abruzzo rimanga buona, è importante mantenerla sotto costante osservazione, consapevoli che la protezione dell’ambiente richiede l’impiego di strumenti di monitoraggio sempre più avanzati e politiche ambientali più efficaci.

Pescara 04/02/2025

Qualità dell'aria, in rete il rapporto preliminare del 2024
foto report

Polveri sottili e sottilissime, biossido di azoto e benzene: nonostante l’aumento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni che hanno caratterizzato i dodici mesi del 2024, la qualità dell’aria in Abruzzo è stata generalmente buona, con alcune criticità che si sono registrate nell’agglomerato Chieti-Pescara. È quanto emerge dal rapporto preliminare stilato dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta) che, tramite le 16 centraline di monitoraggio dislocate su tutto il territorio regionale, scatta una fotografia sull’andamento delle concentrazioni dei principali inquinanti durante tutto l’arco dello scorso anno.

Il monitoraggio della qualità dell’aria in Abruzzo segue la zonizzazione del D. Lgs. 155/2010, che suddivide il territorio in tre aree: l’agglomerato Chieti-Pescara (280.000 abitanti), la cosiddetta zona a maggiore pressione antropica che comprende le città di L’Aquila, Teramo e altri comuni (760.000 abitanti) e la zona a minore pressione antropica composta da 188 comuni con minore densità abitativa (238.000 abitanti).

I livelli delle polveri sottili (PM10), per tutto l’arco dell’anno passato, non hanno mai raggiunto il valore di 40 microgrammi per metro cubo (μg/m3), limite imposto dalla norma. Si tratta del particolato atmosferico fine, che è il maggior inquinante nelle città, ed è formato da una miscela di particelle solide e liquide di sostanze organiche e inorganiche sospese in aria. A detenere il primato negativo di concentrazione di questo inquinante è Pescara, dove le centraline hanno raggiunto i valori più elevati. Anche nella zona a maggiore pressione antropica si sono verificati superamenti, ovvero a L’Aquila e a Teramo. Resta tuttavia confortante il dato complessivo: il limite di 35 superamenti giornalieri di 50 μg/m3 non è stato mai raggiunto in nessuna stazione di monitoraggio della regione, nonostante frequenti episodi di afflusso di polveri sahariane registrati nel corso dell’anno: un fenomeno che può influenzare il dato complessivo sulla qualità dell’aria.

Ad incidere sulla concentrazione degli inquinanti, in particolar modo dell’ozono, sono state le temperature superiori alla media in tutti i mesi dell’anno. A Pescara, la media annua ha fatto registrare un +2,6°C rispetto al trentennio 1961-1990 e +1,7°C rispetto al periodo 1991-2020. Le anomalie più marcate si sono registrate tra gennaio e marzo e tra luglio e ottobre, con lunghi periodi di stabilità atmosferica dovuti agli anticicloni africani. La ventilazione è rimasta debole o moderata, con un deficit di precipitazioni del 18%, particolarmente evidente nelle aree collinari e costiere. Ne è scaturito un picco dei valori di Ozono che, a Chieti Scalo, ha persino sforato il tetto imposto dalla norma. Complessivamente, proprio a causa dell’aumento delle temperature, nei mesi estivi sono stati registrati di frequente valori elevati del gas, che si forma in atmosfera a seguito di reazioni chimiche in presenza di forte irraggiamento solare, tali da determinare il superamento del valore di 120 μg/m3 (indicato come valore obiettivo come media massima giornaliera calcolata su 8 ore). Tali superamenti sono risultati comunque in numero inferiore ai 25 imposti dalla norma in tutte le stazioni, fatta eccezione per quella presso Chieti Scalo (centralina denominata “Scuola Antonelli”). Ma non c’è da allarmarsi: nel 2024 non sono stati superati né la soglia di informazione né quella di allarme, i livelli oltre i quali l’esposizione di breve durata può rappresentare un rischio per la salute. Di conseguenza, non si è reso necessario adottare misure straordinarie o diffondere avvisi alla popolazione.

Anche il valore medio annuale del PM2.5, ovvero le polveri sottili con diametro aerodinamico inferiore a 2,5 micrometri, è rimasto sotto il limite di 25 microgrammi per metro cubo in tutta la regione, con livelli più alti nell’agglomerato Chieti-Pescara rispetto alle altre zone della regione. Anche il biossido di azoto ha rispettato il limite di 40 µg/m³, sebbene le centraline da traffico abbiano registrato concentrazioni più elevate, in particolare a Teramo Porta Reale, dove l’inquinamento è influenzato principalmente dal traffico veicolare.

Non destano alcuna preoccupazione, infine, i valori di benzene, monossido di carbonio e anidride solforosa, che sono estremamente bassi su tutto il territorio regionale.

Pescara 22/01/2025

I 25 anni di Arta Abruzzo, doppio evento: Giovedì il Consiglio nazionale delle Agenzie ambientali all’Aquila, venerdì un convegno tecnico a Pescara
locandina dell'evento

Un bilancio di 25 anni di impegno per l’ambiente e la salute pubblica. Arta Abruzzo, l’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente, celebra il suo anniversario con due giornate di incontri, il 23 gennaio all’Aquila e il 24 gennaio a Pescara. L’obiettivo è tracciare un quadro sui risultati ottenuti, discutere delle sfide future e presentare progetti innovativi per un territorio più sostenibile.

Il 23 gennaio, al Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale all’Aquila, in occasione della giornata inaugurale, si riunirà il Consiglio del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente. L’importante organo collegiale, composto dai vertici di Ispra e delle Agenzie per l’ambiente di regioni e province autonome (ARPA-APPA), si confronterà su temi di rilevanza nazionale, con l’obiettivo di definire strategie condivise per affrontare le sfide ambientali più urgenti e delineare le priorità per il prossimo futuro. L’intera giornata di apertura sarà rivolta agli esperti e ai rappresentanti istituzionali. Tema portante dell’evento sarà il legame tra ambiente e salute.

Il secondo giorno, il 24 gennaio, sarà il turno di Pescara, con un incontro aperto al pubblico presso l’Ex Aurum, in Largo Gardone Riviera. I lavori saranno introdotti dal direttore generale di ARTA Abruzzo, Maurizio Dionisio, e si svilupperanno attraverso una serie di approfondimenti sui temi più attuali della sostenibilità.

Dichiara Maurizio Dionisio: “Da 25 anni Arta Abruzzo rappresenta un punto di riferimento nella tutela ambientale. Abbiamo trasformato analisi e dati in strumenti concreti per prevenire rischi e proteggere il territorio, con una visione rivolta al futuro. Lavoriamo per formare cittadini consapevoli e per garantire un domani sostenibile. Custodire il presente è il primo passo per costruire il futuro”.

Tra gli interventi di spicco: Giuseppe Bortone, presidente di ASSOArpa, che analizzerà il ruolo delle Agenzie Ambientali nell’intersezione tra salute e ambiente; Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia, con un focus sull’integrazione tra la giurisprudenza europea e i sistemi di prevenzione ambientale (SNPS e SNPA); Valerio Comerci (ISPRA), Giovanni Desiderio (ARTA Abruzzo) e Domenico Marino Barberio (INGV), che presenteranno un innovativo progetto idrogeochimico per monitorare le interazioni tra acque sotterranee e attività sismica.

Nel corso delle due giornate si discuterà di temi cruciali per il futuro della sostenibilità, tra cui il monitoraggio dell’antimicrobico resistenza (AMR) in ambito ambientale, con il contributo di Pierpaolo Piccone (ARTA Abruzzo) e Giuliano Garofolo (Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise); il progetto Abruzzo Regione Benessere, con l’intervento di Sergio Croce (ARTA Abruzzo) e Mauro Serafini (Università di Teramo), che illustreranno strategie per promuovere salute e longevità; il biomonitoraggio dell’ozono, attraverso l’uso innovativo della Nicotiana tabacum, presentato da Donatella Rosoni (ARTA Abruzzo) ed Elisa Pellegrini (Università di Pisa); le fioriture di Ostreopsis ovata, il cui aumento è correlato al riscaldamento delle acque marine.

Focus sulle microplastiche e nuove tecnologie Grande attenzione sarà riservata al problema globale delle microplastiche nelle acque potabili. Tra le soluzioni innovative proposte, l’uso di droni per il monitoraggio ambientale e il progetto “One Water, One Health”, che promuove un approccio integrato alla gestione delle risorse idriche.

Pescara 13/01/2025

Acque sotterranee come precursori sismici, collaborazione tra INGV e ARTA Abruzzo.

Anticipare gli eventi sismici attraverso lo studio delle sorgenti e delle acque sotterranee: è questo il principale obiettivo del progetto promosso in Abruzzo dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta) e con Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la Ricerca ambientale Da stamane i tecnici degli enti coinvolti nel progetto, inizieranno ad installare la strumentazione per i rilievi alle sorgenti “Giardino” di Popoli (PE) ed in Val di Foro, a Pretoro (CH), entrambe utilizzate per scopi idropotabili. Nei prossimi giorni, un ulteriore punto di monitoraggio dovrebbe essere posizionato a Bussi sul Tirino (PE), presso una fonte utilizzata per l’itticoltura.

L’iniziativa, che rientra nell’ambito di una convenzione siglata da Arta e INGV, si basa sul monitoraggio delle sorgenti e delle acque sotterranee, analizzate come potenziali precursori sismici, ossia segnali che potrebbero anticipare l’occorrenza di terremoti. Già sperimentato in Liguria, dove sono state installate le prime sonde, il piano mira ad ottenere indicatori precoci attraverso lo studio di variazioni nei livelli idrici dei pozzi, nella temperatura, nella portata delle sorgenti e in altri parametri chimico-fisici, come la conducibilità elettrica e il pH. Questi fenomeni, che possono manifestarsi prima e durante un evento sismico, infatti, rappresentano una preziosa fonte di dati per comprendere meglio le dinamiche legate ai terremoti e, in prospettiva, anticiparne gli effetti. È noto, infatti, che le acque sotterranee, ad esempio, subiscono forti effetti prima e durante la manifestazione di un terremoto, a partire proprio dalla variazione di livello nei pozzi e dalla temperatura. A questo scopo, l’INGV sta tentando di implementare a livello nazionale una rete strutturata a partire dalle zone a maggiore sismicità attraverso la quale si possano raccogliere i dati delle sorgenti e delle acque sotterranee e correlarli agli eventi sismici.

Alla base del progetto di monitoraggio vi è un sofisticato sistema di sensori e strumenti, progettato per raccogliere dati ambientali utili allo studio dei precursori sismici. I sensori installati nei siti selezionati dall’Agenzia ambientale, vengono immersi direttamente nelle acque per monitorare in tempo reale parametri fondamentali come il livello idrico, la portata, la temperatura e la conducibilità elettrica. Questi strumenti di precisione sono collegati a un alloggiamento protetto, dove i dati raccolti vengono elaborati e inviati tramite rete telematica al server centrale dell’INGV di Palermo. La trasmissione, in tempo reale, permette di accedere rapidamente ai dati, garantendo una pronta analisi delle eventuali variazioni nei parametri rilevati.

Oltre ai sensori immersi nelle sorgenti, il sistema prevede l’installazione di stazioni meteorologiche esterne nei siti di monitoraggio. Questi dispositivi rilevano informazioni sulle condizioni atmosferiche, come la temperatura dell’aria e le precipitazioni. Tali dati sono essenziali per contestualizzare le variazioni idrogeochimiche osservate, distinguendo tra modificazioni attribuibili a eventi atmosferici e segnali potenzialmente correlati a fenomeni sismici.

"La convenzione – afferma Maurizio Dionisio, direttore generale di Arta Abruzzo – si inserisce nell'ambito delle attività di 'Monitoraggio idrogeochimico' della Rete Tematica del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale, coordinata da ISPRA, alla quale partecipa anche l’Agenzia Ambientale Abruzzese. Grazie a questo accordo quadro, i tecnici dell’Agenzia saranno coinvolti in un doppio compito: da un lato, eseguire il monitoraggio ambientale per valutare la qualità delle acque, e dall’altro, verificare il corretto funzionamento delle sonde, che saranno essenziali come sentinelle per la gestione del rischio sismico nella nostra regione”.

I dati raccolti dal server dell’INGV di Palermo non si fermano qui: vengono successivamente trasmessi al Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINAnet), una piattaforma gestita dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il SINAnet funge da archivio centralizzato per i dati ambientali raccolti a livello nazionale, consentendo non solo la catalogazione e l’analisi, ma anche la loro fruizione da parte di ricercatori, enti pubblici e privati interessati.

"La tutela dell'ambiente e della salute delle persone è un compito estremamente complesso – dichiara il direttore dell’ Area tecnica dell’Agenzia, Francesco Chiavaroli - che richiede l'intervento coordinato di diversi enti, ciascuno con le proprie specifiche competenze. Questo progetto – continua Chiavaroli - dimostra come la multidisciplinarità sia fondamentale per raggiungere un obiettivo comune: proteggere la sicurezza del nostro territorio e delle nostre comunità. L'Ingv,,l'Ispra, l’Aca e l’Artai uniranno le proprie conoscenze e risorse – conclude -per affrontare le sfide ambientali e di sicurezza sismica, garantendo un monitoraggio accurato e tempestivo delle acque sotterranee con l’obiettivo di sviluppare tesi scientifiche a sostegno della prevenzione e protezione delle persone e degli ecosistemi”

Pescara 13/01/2025

Avviso di selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l’assunzione di n.1 (una) unita’ di personale con rapporto di lavoro a tempo determinato e pieno nel profilo di Collaboratore Tecnico Professionale, area dei professionisti della salute e funzionari CCNL comparto sanità (triennio 2019-2021) per l’attuazione del protocollo d’intesa Regione Abruzzo/Arta Abruzzo, piano regionale di prevenzione 2020-2026, Progetto per la caratterizzazione delle emissioni odorigene da attività antropiche. Convocazione prova orale

Maggiori informazioni sulla pagina del bando

Pescara 10/01/2025

Avviso di selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l’assunzione di n. 3 (tre) unità di personale con rapporto di lavoro a tempo determinato e pieno nel profilo di Assistente Tecnico, Area degli Assistenti CCNL Comparto Sanità (Triennio 2019-2021) per l’attuazione del Protocollo d’ intesa Regione Abruzzo/ARTA Abruzzo, Piano Regionale di Prevenzione 2020-2026, “Progetto per la caratterizzazione delle Emissioni Odorigene da Attività Antropiche”. Convocazione prova orale.

Maggiori informazioni sulla pagina del bando