Notizie Arta

Pescara 18/02/2025

Arta Abruzzo cambia nome e diventa Arpa Abruzzo
nuovo logo Arpa Abruzzo

Arta Abruzzo, l’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente, cambia nome e diventa Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.

È quanto stabilito dalla Legge regionale del 6 febbraio 2025 n. 1, che all’articolo 26 modifica la legge regionale 29 luglio 1998, n. 64, istitutiva dell’Agenzia ambientale, disponendo quanto segue: “Le parole "Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente", ovunque ricorrano nel testo di legge, sono sostituite dalle seguenti: "Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. Ogni richiamo alla denominazione "Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente" e all'acronimo "A.R.T.A." contenuto nelle leggi regionali – dispone il Testo legislativo - si intende riferito alla denominazione: "Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale" e all'acronimo "ARPA".

Pescara 28/03/2025

Giubileo ed educazione ambientale: a lezione in abbazia con i tecnici di Arpa Abruzzo
foto personale di Arpa Abruzzo

SULMONA - “L’educazione ambientale dovrebbe disporci a fare quel salto verso il mistero, da cui un’etica ecologica trae il suo senso più profondo.” Un richiamo, quello di Papa Francesco nell'enciclica Laudato Si', che invita a guardare alla tutela dell’ambiente non solo con gli occhi della scienza, ma anche con quelli della consapevolezza e della responsabilità. Un principio che ha trovato piena applicazione nella giornata di educazione ambientale organizzata alla Badia di Santo Spirito al Morrone, a Sulmona, dove cinquanta studenti dell’Istituto “E. Fermi” hanno vissuto un’esperienza immersiva tra scienza e consapevolezza ecologica.

L’iniziativa, che ha chiuso l'evento promosso dalla Diocesi dell’Aquila e da Arpa Abruzzo nell’ambito del progetto "Filo verde per un Giubileo sostenibile", ha permesso agli studenti di comprendere in modo pratico il valore della tutela ambientale. Dopo il confronto con esperti e istituzioni nella prima giornata a Palazzo Pica Alfieri, l'attenzione si è spostata sul campo. Divisi in gruppi, i ragazzi hanno approfondito tematiche come il monitoraggio della qualità dell’aria, il controllo delle acque e la gestione delle emergenze ambientali, sotto la guida dei tecnici di Arpa Abruzzo.

Nel chiostro della Badia sono stati allestiti due mezzi di Arpa Abruzzo, veri e propri laboratori su ruote dotati di strumenti all’avanguardia per le analisi ambientali. Grazie a queste unità mobili e ad un terzo laboratorio allestito all’interno dell’abbazia, gli studenti hanno potuto osservare da vicino il funzionamento delle strumentazioni per il monitoraggio della qualità dell’aria e delle acque, oltre che per la gestione delle emergenze ambientali, sperimentando in prima persona le tecniche di rilevazione e analisi dei dati. Un’esperienza concreta per toccare con mano il lavoro dei tecnici ambientali e comprendere l’importanza di un controllo costante sugli ecosistemi.

A margine dell’iniziativa, il direttore Generale di Arpa Abruzzo, Maurizio Dionisio, ha sottolineato l’importanza dell'educazione ambientale come strumento per costruire una coscienza ecologica nelle nuove generazioni. "Non si può tutelare ciò che non si conosce", ha affermato, evidenziando come giornate come quella alla Badia di Santo Spirito siano estremamente importanti per avvicinare i giovani al monitoraggio e al controllo dell’ambiente e far loro comprendere l'impatto delle azioni umane sugli ecosistemi.

Dionisio ha poi messo in luce il valore simbolico dell’iniziativa, che si inserisce in un percorso di sensibilizzazione più ampio. "Scienza e responsabilità collettiva, ha proseguito, devono procedere di pari passo. Per costruire un futuro davvero sostenibile, è fondamentale rendere i giovani protagonisti del cambiamento, dotandoli degli strumenti necessari per comprendere profondamente l’ambiente e agire concretamente per la sua protezione."

Pescara 27/03/2025

Giubileo e sostenibilità: in Abruzzo due giorni di confronto su fede, scienza e tutela del crea
logo filo verde SNPA

Due giornate di confronto sulla sostenibilità e sulle sfide ambientali del futuro, nell’anno del Giubileo: un’opportunità per approfondire, attraverso convegni, dibattiti e momenti di confronto con i più giovani, il profondo legame tra spiritualità e cura del creato. Sono queste le finalità dell’evento promosso dalla Diocesi dell’Aquila e da Arpa Abruzzo che si terrà i prossimi 27 e 28 marzo, nelle suggestive scuderie di Palazzo Pica Alfieri a L’Aquila, e nella Badia di Santo Spirito al Morrone a Sulmona.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto del progetto “Filo verde per un Giubileo sostenibile”, promosso dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA), di cui Arpa Abruzzo è parte integrante. L’obiettivo è quello di favorire comportamenti e azioni rispettose dell’ambiente, affinché un evento di profonda spiritualità diventi anche l’occasione per sensibilizzare e promuovere la tutela e la salvaguardia del nostro patrimonio naturale.

“Con questo evento – dichiara il direttore generale di Arpa Abruzzo, Maurizio Dionisio – vogliamo sensibilizzare i cittadini, in particolare i più giovani, sull’importanza della sostenibilità, che si costruisce attraverso scelte quotidiane consapevoli. Il dialogo tra ecologia e spiritualità – prosegue – ci aiuta a comprendere che la cura del creato è una responsabilità condivisa, che unisce conoscenza scientifica, valori etici e impegno individuale per la casa di Dio che ci ospita. Scienza e fede possono e devono camminare insieme per costruire un futuro più sostenibile – conclude Dionisio – e proprio per questo è fondamentale educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente, trasmettendo loro il senso profondo di questa missione e il dovere di custodire il mondo che abitiamo”.

Un momento di dibattito, dunque, che prenda spunto dall’esortazione apostolica Laudate Deum e dall’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, come occasione per approfondire il legame tra ricerca scientifica, politiche ambientali e percezione dei cittadini, in particolare delle nuove generazioni, sulla relazione tra azione umana, ecologia e dimensione spirituale.

La manifestazione abruzzese prenderà il via giovedì 27 marzo con il convegno “Teologia ed ecologia: la cura del creato nell’insegnamento di Papa Francesco”, un’occasione per approfondire il legame tra la dimensione spirituale e la tutela dell’ambiente, alla luce del magistero del Pontefice. A moderare il dibattito sarà il Prof. Daniele Pinton, docente ordinario di Dogmatica e Direttore dell’ISSR Fides et Ratio di L’Aquila.

Aprirà i lavori Piero Sirianni, docente incaricato di Teologia Dogmatica presso l’ISSR Fides et Ratio di L’Aquila, con un intervento dedicato all’ecologia negli insegnamenti di Papa Francesco. Seguirà la riflessione di Susanna Manzin, direttore del blog Pane e Focolare, che esplorerà il rapporto tra uomo e creato nell’ottica di un’ecologia integrale.

Nel corso del pomeriggio, Vincenzo Massotti, docente straordinario di Morale presso l’ISSR Fides et Ratio, analizzerà il concetto di custodia della terra come responsabilità dell’uomo, mentre Lorenzo Cantoni, docente ordinario alla facoltà della Comunicazione, Cultura e Società dell’Università della Svizzera italiana (USI), affronterà il tema del pellegrinaggio giubilare come esperienza di incontro tra agricoltura, cultura e culto.

Venerdì la giornata sarà interamente dedicata alle giovani generazioni, con un evento di educazione ambientale che avrà luogo nella suggestiva cornice della Badia di Santo Spirito al Morrone, a Sulmona. I tecnici di Arpa Abruzzo guideranno gli studenti dell’Istituto “E. Fermi” alla scoperta delle principali tecniche di monitoraggio ambientale, come il controllo della qualità dell’aria, il monitoraggio delle acque e gli interventi in caso di emergenze ecologiche, mostrando loro le metodologie scientifiche utilizzate per proteggere il nostro territorio.

Programma prima giornata

Programma seconda giornata

Pescara 12/03/2025

Mare, la stagione partirà con quattro zone vietate
foto con tratto di costa abruzzese

La prossima stagione balneare comincerà con soli quattro divieti di balneazione e un’altissima percentuale di acque eccellenti. È quanto emerge dalla delibera della Giunta regionale, un documento di 17 pagine con ben 8 allegati, che definisce ufficialmente la qualità del mare abruzzese sulla scorta della relazione annuale redatta dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa).

I dati contenuti nel documento dell’Agenzia evidenziano un miglioramento dello stato di salute generale del mare abruzzese rispetto allo scorso anno: restano pressoché invariate le acque classificate come “eccellenti”, diminuiscono le acque “scarse” e quasi il 100% dei tratti monitorati risulta balneabile. Un quadro estremamente confortante in vista della prossima stagione estiva che conferma il trend positivo, graduale e costante nel tempo, fatto registrare negli ultimi 5 anni.

La classificazione

Il rapporto Arpa ha evidenziato una qualità del mare nei tratti analizzati nel 2024 leggermente superiore rispetto al 2023. La percentuale di acque classificate come "buone" scende al 4%, mentre resta pressoché invariato il numero dei punti valutati in classe "eccellente", che si attestano all'89%. Si assottiglia al 2%, infine, la percentuale delle acque “scarse”, ma solo in prossimità delle foci di alcuni fiumi e torrenti, che continueranno a essere monitorati con particolare attenzione anche nel 2025.

Le zone rosse

Quasi dimezzato, rispetto allo scorso anno, l’elenco delle acque di balneazione classificate di qualità “scarsa” per cinque anni consecutivi, per le quali è disposto un divieto permanente di balneazione, quindi per tutta la durata della stagione. Si tratta di due tratti del litorale ortonese, a 350 m Sud dalla foce del fiume Foro e a 200 metri in direzione Sud dalla foce del fiume Arielli; di una piccola parre del litorale di San Vito Chietino, individuato a100 metri in direzione Nord rispetto alla foce del fiume Feltrino e di un tratto di mare nel comune di Rocca San Giovanni, esattamente nella Zona antistante il chilometro 484 della Strada statale 16. In queste 4 porzioni di mare sarà vietato fare il bagno, dopo che i sindaci dei Comuni interessati avranno firmato le ordinanze di divieto. Si tratta di soli quattro punti della costa bocciati, su un totale di 113 monitorati per tutta la stagione scorsa dai tecnici di Arpa: una percentuale esigua, soprattutto se si considera che le province di Pescara e Teramo, sono state promosse a pieni voti e potranno vantare tutti i tratti di mare balneabili.

Riaperti alla balneazione

Per la prima volta dopo dieci anni non si registrano, inoltre, punti temporaneamente inibiti alla balneazione: due terzi delle aree precedentemente soggette a divieti temporanei sono state riaperte grazie alle opere di efficientamento degli impianti di depurazione. In particolare, per la zona antistante via Leopardi a Pescara e per l’area del lungomare Cordella a Vasto, in prossimità del monumento alla Bagnante, verrà meno il divieto balneazione. Gli enti gestori di entrambi i Comuni hanno, infatti, adottato misure correttive per migliorare la qualità delle acque, garantendo una funzionalità ottimale degli impianti e monitorando la possibile immissione di acque contaminate in mare, ripristinando così le condizioni di balneabilità.

La normativa sulle acque “scarse”

In caso di acque classificate come “scarse”, la delibera di Giunta regionale prevede un monitoraggio intensivo delle acque, con frequenza quindicinale, e l’individuazione delle cause di inquinamento, affidando ai Comuni competenti il compito di adottare provvedimenti per eliminare o ridurre tali cause. I Comuni sono inoltre tenuti a indicare i provvedimenti adottati nel profilo delle acque di balneazione e a installare apposita cartellonistica per informare i bagnanti del divieto di balneazione, al fine di evitare l’esposizione all’inquinamento.

Le acque di qualità “scarsa” potranno essere riaperte alla balneazione solo dopo che il Comune interessato, una volta attuate le misure di risanamento, richieda il nulla osta al Servizio Opere marittime e acque marine della Regione, con la comunicazione delle misure di risanamento messe in atto e dell’esito favorevole di due campionamenti routinari consecutivi per i parametri batterici.

Gli inquinanti monitorati

Il programma di monitoraggio per rilevare la quantità nelle acque marine di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, i due parametri “sentinelle”, viene svolto secondo un calendario dei prelievi a livello regionale, d’intesa tra Regione Abruzzo e Arpa. E consta di un campionamento, da svolgersi mensilmente, di norma per il periodo aprile-settembre di ogni anno. Il periodo che intercorre tra un campionamento routinario e il successivo, peraltro, non può superare i trenta giorni.

Relazione annuale qualità acque di balneazione

Pescara 10/03/2025

Il mezzo mobile di Arpa Abruzzo al circuito interconfronto di Ispra per la misura di polveri sottili e gas inquinanti
foto dell'evento

L’Arpa Abruzzo, con il proprio laboratorio mobile per il rilevamento della qualità dell’aria, sta partecipando ai circuiti interconfronto IC069 “Misure delle concentrazioni in massa delle frazioni PM10 e PM2,5 di materiale particolato nell’aria ambiente” e IC071 “Misure in campo delle concentrazioni di monossido di azoto, biossido di azoto, ozono e benzene nell’aria ambiente”.

L’attività, organizzata da ISPRA e Arpa Umbria, alla quale stanno partecipando i laboratori mobili di tutte le Agenzie ambientali, si sta svolgendo a Terni dal 23 gennaio e terminerà il prossimo 06 marzo con il ritiro dei laboratori mobili delle agenzie partecipanti.

Il sito di campionamento, allestito presso il parcheggio antistante la sede di Terni di Arpa Umbria in via Carlo Alberto dalla Chiesa 32 è un’area interessata sia dalle ricadute delle emissioni delle acciaierie di Terni, distanti circa 3,5 km dal sito, sia dai contributi derivanti dal traffico veicolare e dalle attività antropiche della città.

Il circuito di interconfronto è un’importante attività in cui si confrontano le misure ottenute da analizzatori differenti. Nel caso dell’interconfronto IC069 il confronto è tra le misure di concentrazione media giornaliera di polveri PM10 e PM2,5 determinate per via gravimetrica con campionatori sequenziali o con analizzatori automatici in continuo. L’IC071, invece, prende in esame le concentrazioni rilevate di monossido di azoto, biossido di azoto, ozono e benzene. L’Arpa Abruzzo dispone di un laboratorio mobile su cui sono installati analizzatori a chemiluminescenza per l’analisi dei gas e di un campionatore gravimetrico da campo per la raccolta della frazione PM10.

Dalle attività in corso di svolgimento è stata estratta una piccola galleria fotografica visualizzabile o scaricabile in formato pdf.

Pescara 18/02/2025

Qualità dell'aria, in rete il rapporto preliminare del 2024
foto report

Polveri sottili e sottilissime, biossido di azoto e benzene: nonostante l’aumento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni che hanno caratterizzato i dodici mesi del 2024, la qualità dell’aria in Abruzzo è stata generalmente buona, con alcune criticità che si sono registrate nell’agglomerato Chieti-Pescara. È quanto emerge dal rapporto preliminare stilato dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta) che, tramite le 16 centraline di monitoraggio dislocate su tutto il territorio regionale, scatta una fotografia sull’andamento delle concentrazioni dei principali inquinanti durante tutto l’arco dello scorso anno.

Il monitoraggio della qualità dell’aria in Abruzzo segue la zonizzazione del D. Lgs. 155/2010, che suddivide il territorio in tre aree: l’agglomerato Chieti-Pescara (280.000 abitanti), la cosiddetta zona a maggiore pressione antropica che comprende le città di L’Aquila, Teramo e altri comuni (760.000 abitanti) e la zona a minore pressione antropica composta da 188 comuni con minore densità abitativa (238.000 abitanti).

I livelli delle polveri sottili (PM10), per tutto l’arco dell’anno passato, non hanno mai raggiunto il valore di 40 microgrammi per metro cubo (μg/m3), limite imposto dalla norma. Si tratta del particolato atmosferico fine, che è il maggior inquinante nelle città, ed è formato da una miscela di particelle solide e liquide di sostanze organiche e inorganiche sospese in aria. A detenere il primato negativo di concentrazione di questo inquinante è Pescara, dove le centraline hanno raggiunto i valori più elevati. Anche nella zona a maggiore pressione antropica si sono verificati superamenti, ovvero a L’Aquila e a Teramo. Resta tuttavia confortante il dato complessivo: il limite di 35 superamenti giornalieri di 50 μg/m3 non è stato mai raggiunto in nessuna stazione di monitoraggio della regione, nonostante frequenti episodi di afflusso di polveri sahariane registrati nel corso dell’anno: un fenomeno che può influenzare il dato complessivo sulla qualità dell’aria.

Ad incidere sulla concentrazione degli inquinanti, in particolar modo dell’ozono, sono state le temperature superiori alla media in tutti i mesi dell’anno. A Pescara, la media annua ha fatto registrare un +2,6°C rispetto al trentennio 1961-1990 e +1,7°C rispetto al periodo 1991-2020. Le anomalie più marcate si sono registrate tra gennaio e marzo e tra luglio e ottobre, con lunghi periodi di stabilità atmosferica dovuti agli anticicloni africani. La ventilazione è rimasta debole o moderata, con un deficit di precipitazioni del 18%, particolarmente evidente nelle aree collinari e costiere. Ne è scaturito un picco dei valori di Ozono che, a Chieti Scalo, ha persino sforato il tetto imposto dalla norma. Complessivamente, proprio a causa dell’aumento delle temperature, nei mesi estivi sono stati registrati di frequente valori elevati del gas, che si forma in atmosfera a seguito di reazioni chimiche in presenza di forte irraggiamento solare, tali da determinare il superamento del valore di 120 μg/m3 (indicato come valore obiettivo come media massima giornaliera calcolata su 8 ore). Tali superamenti sono risultati comunque in numero inferiore ai 25 imposti dalla norma in tutte le stazioni, fatta eccezione per quella presso Chieti Scalo (centralina denominata “Scuola Antonelli”). Ma non c’è da allarmarsi: nel 2024 non sono stati superati né la soglia di informazione né quella di allarme, i livelli oltre i quali l’esposizione di breve durata può rappresentare un rischio per la salute. Di conseguenza, non si è reso necessario adottare misure straordinarie o diffondere avvisi alla popolazione.

Anche il valore medio annuale del PM2.5, ovvero le polveri sottili con diametro aerodinamico inferiore a 2,5 micrometri, è rimasto sotto il limite di 25 microgrammi per metro cubo in tutta la regione, con livelli più alti nell’agglomerato Chieti-Pescara rispetto alle altre zone della regione. Anche il biossido di azoto ha rispettato il limite di 40 µg/m³, sebbene le centraline da traffico abbiano registrato concentrazioni più elevate, in particolare a Teramo Porta Reale, dove l’inquinamento è influenzato principalmente dal traffico veicolare.

Non destano alcuna preoccupazione, infine, i valori di benzene, monossido di carbonio e anidride solforosa, che sono estremamente bassi su tutto il territorio regionale.

Qualità dell'aria Regione Abruzzo - Report preliminare

Pescara 12/02/2025

Avviso di selezione pubblica per l’assunzione di n.1 unità di personale con rapporto di lavoro a tempo pieno e determinato nel profilo di Assistente Tecnico
Immagine illustrativa

E’ indetto un concorso pubblico, per titoli ed e colloquio, per la copertura di n. 1 (uno) posto di Assistente Tecnico, Area degli Assistenti, CCNL Comparto Sanità 2019-2021 del 02/11/2022, a tempo pieno e determinato (36 ore settimanali), per la durata di 12 (dodici) mesi eventualmente prorogabili nei termini di legge, per l’attuazione del Protocollo d’Intesa Regione Abruzzo/ARTA Abruzzo, Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025 prorogato fino al 31/12/2026, Progetto “CONTROLLO E MONITORAGGIO DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO” Area Professionale Specifica: Area degli Assistenti - Assistente Tecnico.

Maggiori informazioni nella pagina del bando.